sabato 2 agosto 2014

TRE FASI. [ALMENO 3]

Ci sono fondamentalmente tre epoche della nostra vita, una è quella in cui siamo felici ogni volta che cominciamo a scrivere su un nuovo quaderno, siamo contenti quando scriviamo sulla prima pagina bianca, pulita, liscia, e sulla seconda e sulla terza, insomma parlo di quella fase della vita in cui ci piacciono gli inizi, soprattutto.

Poi ce n'è un'altra in cui siamo contenti soprattutto quando i quaderni stanno per finire, ci piace l'idea di scriverli tutti fitti fitti fino alla fine e di metterli via,  un po' sgualciti, tenendoli da parte e andando a rileggerli ogni tanto, certi che quello che ci abbiamo scritto sopra a quei quaderni sia qualcosa di importante, di prezioso, di utile. Non sempre è così, comunque già il fatto di essersi presi la briga di scrivere e prendere nota e di conservarli quei quaderni, significa che abbiamo dato il massimo, o almeno ci abbiamo provato.

A metà, tra queste due fasi, c'è un periodo in cui uno semplicemente va e fa e tiene tutto a memoria senza segnarsi scrivere mai niente, e quella deve essere grossomodo l'epoca in cui uno, quando legge una roba tipo questa qui, dice: ma che cazzo significa?

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